Donne e fotografia: Elena Landi di Roberta Recalcati

Autoscatto Elena Landi

Autoritratto | Elena LandiElena Landi ha il benedetto dono della sintesi.
E’ fotografa professionista lei, e le sue sono immagini impeccabilmente eloquenti: se vivere significa accorgersi e sentire tutte le sfumature dell’esistente, nell’immagine ce n’è una di sfumatura, diretta e fruibile. Franca.
Scrive anche così. Mi risponde come se di dubbi ora non ne avesse e questo è gratificante. Da una professionista è quello che voglio: che non ci giri intorno alle risposte e che mi faccia sentire un po’ a disagio.. che mi faccia sentire il peso della sua preparazione.

Dal ritratto allo still life, attraverso foto di scena su set cinematografici e pubblicità. Il soggetto è sempre uno. Valorizzato, protagonista, pesa nella foto.
La luce ci cade ben arrangiata.
Imma Battaglia profuma di schiuma da barba e Mariella Nava di eterno. Il pancione ed il seno di Women hanno una consistenza densa, la pelle di Elena è sottile e resistente.
Toccare per vedere: fotografia sinestetica

Servizio fotografico ad Imma Battaglia | Elena Landi

Quando ti ho contattata ti ho detto che apprezzavo le tue foto in quanto dirette e sensuali.
Dirette: nelle sezioni principali del tuo sito (ritratto, figura) non v’è il nuovo a tutti i costi, la pretesa del mai visto prima. Hanno un gusto classico e garbato le tue inquadrature. Entrano nella mia sfera percettiva dalla porta principale.
Sensuali: il tatto è spesso coinvolto nella ricezione di una foto di Elena Landi (i nudi), l’olfatto anche (la schiuma da barba tra le pieghe del viso di Imma Battaglia). Richiami altro dalla semplice vista.
Parto dalle prime foto che incontro visitando il sito, quelle ad Imma Battaglia, e dalla considerazione relativa al tuo gusto classico.
Ci si aspetta di vederla ritratta in atteggiamento maschile. Hai mai pensato che avresti potuto presentarla in maniera diversa? Raccontami del vostro incontro …

Certo! In un futuro vicino ci saranno nuovi scatti. Se ne vedranno delle belle!
Lei è una persona speciale incontrata in un momento importante.

In “Figura” trovo una sola immagine a colori (women). Anche in “Ritratto” il bn è prevalente. Mi parli del tuo rapporto con colori e grigi?
La vita è fatta di sfumature, il grigio non è bianco e non è nero.

Gli inizi: cosa cercavi nella fotografia?
Ora: cosa cerchi?

Cercavo una modalità d’espressione. Fotografare è un linguaggio, è comunicazione.
Cerco di scoprire nuovi significati nelle parole di questo linguaggio. Amplio il mio vocabolario fotografico.

La tua carriera a che punto è?
Sono in evoluzione, ho dei progetti importanti in cantiere che sposano fotografia, media ed emozioni. Anche in questo caso le sfumature sono molte, fotografia ma non solo…

Una foto banale, da cosa si riconosce?
… dal copriobiettivo che non è stato tolto prima di scattare!

Autoritratto di Elena Landi con la moto Ducati | Elena LandiParliamo di autoritratto.
Che valore ha per una fotografa ritrarre sè stessa?

Può essere molteplice, a seconda degli stati d’animo, come guardarsi allo specchio. Ci si prende in giro, ci si accusa, si parla con se stessi, ci si analizza, ci si ama e si odia… la differenza è che nel rapporto tra se stessi e l’immagine c’è un terzo “intruso”… chi osserva la foto. E’ lui/lei che fa la differenza.

C’è vanità nel self?
Sì. Ma c’è anche ricerca.

Una donna bella da fotografare com’è?
Non c’è bello o brutto. Sfumature, sensazioni, la bellezza o la fotogenia diventano un limite, un confine.
No, non ci sto. Cerco altro.

Uomini e donne, fotografano in maniera diversa?
Fotografiamo diversamente anche io e te. Il genere non c’entra.
Mapplethorpe fotografava membri maschili con la stessa dolcezza di una composizione d’ikebana.
La sensibilità non ha sesso.

Nei tuoi self vedo spesso dettagli. Delle tue mani e della tua pelle. La pelle torna spesso nelle tue foto, vista molto da vicino, quasi da perdercisi dentro e non capire a che punto del corpo siamo..cos’è la pelle, a cosa serve?
Protezione, filtro bidirezionale. Fa intravedere l’interno. Permette di essere sensibili nei confronti dell’esterno.
Un confine, ma meno netto. E’ una zona franca. In cui dentro e fuori sono divisi da pochi micron di pelle. Non per niente la pelle viene chiamata “tessuto”. Le sue trame consento uno scambio fra ambienti diversi, dentro e fuori.

Chiedi di prestare attenzione alla sezione “Emozioni” in cui pensieri ed immagini si fondono. L’ho fatto. Alcune frasi mi hanno fatto nascere delle domande.
“Le persone che subiscono un danno sono pericolose”. Me ne parli?

Hai qualche cicatrice? Osservala. Un danno ti segna. Sulla pelle, e più in profondità.

Foto di Elena Landi - il danno - | Elena Landi“Sono…solo…parole e immagini…finchè mi terrai virtuale…non potrai mai conoscermi…”.
E’ complessa questa frase. Coinvolge il significato della fotografia per te: sono “solo” immagini?

Anche una lingua alla fine può essere solo un insieme di parole. Se ci pensi il modo migliore per imparare una lingua è conoscere e recarsi nel paese in cui viene parlata. Puoi farti un’idea, un’immagine di una persona. Sarà “solo” una tua foto.

“Il tempo regala la consistenza delle cose…”.
Il tempo è un giudice. Quello che sembrava effimero assume un peso diverso col passare del tempo. Ciò che sembrava un tempo insostenibile si volatilizza.

Luca B., 26 anni di Torino, tevacchiano promettente. Mi piacerebbe che dessi un’occhiata alle foto che ti ho mandato e ci mettessi il tuo commento (critiche e consigli molto attesi..).
Preoccupato di ritrarre un’immagine nel globale, ma poco attento alla posa del ritratto (consiglierei di studiare le pose dei pittori storici). Guardare non limitarsi a vedere. Sfumatura tipica di chi non ha l’occhio esercitato. Porre più attenzione alla luce che cade sul soggetto. Nel complesso si percepisce passione e ricerca. Sarebbe interessante vederlo tra un paio d’anni.

Qualcuno che vorresti fotografare. E qualcosa.
Dio. Per me sarebbe come fotografare un tizio qualsiasi mentre per gran parte dell’umanità è motivo della loro stessa esistenza.

Cos’è la libertà Elena?
Assenza. Assenza di dolore.

Ti ringrazio per avermi detto sì.
Roberta

(Anno 2007)

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